CAGLIARI. “Nessun risparmio per i sardi, non è chiaro l’aspetto economico: chi dovrà pagare?” Se lo chiede Stefano Deliperi, presidente del Gruppo d’Intervento Giuridico, dopo il via libera dal ministero dell’Ambiente alla realizzazione del metano in Sardegna. Favorevole invece la Cgil, con il segretario regionale del Filctem Francesco Garau: "È una battaglia vinta, siamo indietro di sessant’anni, ci saranno notevoli risparmi e benefici per tutta l’economia”.
Entro febbraio comunque dovrebbero partire i lavori, e secondo le prime stime, già nel 2022, il metano dovrebbe essere a disposizione delle case e imprese dei sardi. Il tubo sotterraneo che si troverà a 1,5 metri di profondità e sarà lungo 580 chilometri, attraverso il quale passerà il Gnl, dovrebbe far risparmiare ai sardi circa 400 milioni di euro di costi energetici.