CAGLIARI. È una battaglia per la privacy dei bambini quella portata avanti da Andrea Scano, maestro elementare di Cagliari che da mesi si oppone all'utilizzo del registro elettronico nelle sue classi. Battaglia che gli è costata due sospensioni senza stipendio, la prima, a giugno, di tre giorni e la seconda, pochi giorni fa, di 11.
"Il mio non è un dispetto. Per un po' di tempo ho persino usato il registro elettronico", ha spiegato Scano, "Mi sono reso conto che noi insegnanti dobbiamo inserire i dati personali dei bambini e dei ragazzi (milioni) in un sistema informatico senza un parere positivo del garante della privacy . Poi anche da un punto di vista pratico è inadeguato. Troppo lento".
Il maestro ora rischia di dover restare a casa per altri 11 giorni . Undici giorni di paga non retribuita che potrebbero persino provocare un ritardo di un anno al momento della pensione. "Ancora non ho capito sulla base di quali leggi sto venendo sanzionato", racconta il maestro, "nei provvedimenti non citano mai la legge che starei violando. Anche perché una legge non c'è".
A schierarsi con Scano i sindacalisti della Cobas che dopo la seconda sospensione hanno organizzato un sit- in in piazza Galilei lunedì 16 settembre alle 17:30.