OLBIA. Con la famiglia era stata derubata di tutto nel parcheggio della spiaggia di Capo Comino, dove avevano lasciato l'auto con i bagagli della vacanza: "Per favore, restituiteci almeno i giochi delle bambine", era stato l'appello di Debora Pedrotti, commercialista di Rovereto (QUI LA NOTIZIA). I ladri non si sono fatti vivi, ma la sua e la loro strada si sono incrociate in un supermercato di Olbia. La professionista ha riconosciuto la sua gonna: era indossata da una donna. "Una zingara", la definisce lei. " Abbiamo riconosciuto alcuni dei nostri abiti addosso a delle zingare. La bambina piccola indossa i pantaloncini e la maglia di Matilde (la mia piccola) e la mamma indossa una maglia di Lucrezia (la mia grande) e la mia gonna. Ora siamo qui con i carabinieri di Olbia e le due signore", ha scritto ieri mattina la Pedrotti.
Non tutti hanno gradito l'epiteto affibbiato a colei che considerava responsabile del furto ai suoi danni. Così poco dopo ha aggiunto che la donna "viaggia a bordo di una Audi A4". Ecco il racconto di quanto accaduto: Grazie ai carabinieri della Sezione operativa e della Sezione radiomobile del Reparto territoriale dei Carabinieri di Olbia, perché in serata, grazie al loro pronto intervento, siamo riusciti a recuperare alcune delle mie cose, in particolare una cintura e due borsette in pelle di valore nonché una gonna in jeans. I carabinieri", ha aggiunto la professionista, "hanno rinvenuto questi oggetti durante la perquisizione effettuata oggi presso la roulotte dove questi zingari vivono. Per chiarezza e correttezza, in risposta ad alcuni commenti di cattivo gusto che ho ricevuto al mio post di oggi, preciso che la signora che indossava i nostri vestiti era al parcheggio dell'Auchan con una Audi A4, mentre il marito (o campagno) è fuggito, all'arrivo dei carabinieri, a bordo di una Audi A6 insieme ad altre persone. Nella borsetta (che i Carabinieri hanno perquisito sul posto) la signora aveva diversi soldi, diversi bancomat e carte di credito, nonché tessere relative al reddito di cittadinanza. Difficile definire tali persone "povere", anzi, il farlo sarebbe un insulto alla povertà e a tutte le persone bisognose. Tali zingari attualmente risiedono ad Olbia e sono ben noti alle forze dell'ordine per i numerosi furti che commettono. Speriamo che nei prossimi giorni ci possano essere ulteriori sviluppi. Ringraziamo nuovamente la gente del posto che ci ha dimostrato e continua a dimostrarci la propria vicinanza e solidarietà".
Derubati di tutto a Capo Comino: "La nostra roba trovata in una roulotte di zingari a Olbia"
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