CAGLIARI. I 220 lavoratori del Porto Canale di Cagliari vanno verso la cassa integrazione. Lo stop al licenziamento arriva durante il tavolo convocato al ministero dello Sviluppo economico ieri a Roma. Una proposta formulata per scongiurare le conseguenze disastrose che il licenziamento avrebbe avuto per i dipendenti del Cict. All'incontro hanno partecipato l’assessore regionale del Lavoro, Alessandra Zedda, e una delegazione di Cgil, Cisl e Uil.
“È stato scongiurato il licenziamento di oltre 200 lavoratori - commenta la vicepresidente della Giunta regionale Zedda - per aprire la procedura che porta alla cassa integrazione di un anno, con un intervento straordinario previsto nel cosiddetto decreto Genova”. Ora è attesa una risposta dell’azienda al Ministero entro 72 ore. “La presenza della Regione al tavolo - sottolinea Alessandra Zedda - è stata fondamentale, perché bisogna pensare prima di tutto al futuro di più di 200 famiglie, senza dimenticare l’importanza strategica di un’infrastruttura vitale per l’economia della Sardegna come il Porto canale. Ho anche ribadito la proposta lanciata dal presidente Solinas perché, per discutere di sviluppo e rilancio del porto industriale, venga convocato un tavolo apposito alla presidenza del Consiglio dei ministri”.