CAGLIARI. Prima pietra il 3 maggio, data di inaugurazione prevista: 10 settembre, in occasione dell'esordio casalingo contro il Crotone. Spettatori: 16.233. Operai al lavoro: circa 200, che lavorano mattina e sera anche nel weekend. Sono solo alcuni dei numeri della Sardegna Arena, lo stadio provvisorio del Cagliari dove corre il cantiere, in vista dell'inizio del campionato. “Siamo sostanzialmente in linea con i programmi. Abbiamo poco meno di un mese per finire prima che la Commissione di Vigilanza effettui la prima visita di constatazione”, rassicura Alessandro Gosti, ingegnere direttore dei lavori, “se sarà necessario, per questo sprint finale siamo pronti a implementare le squadre”.
La struttura portante della Main Stand, l’involucro esterno di quello che sarà il cuore funzionale della Sardegna Arena - contenendo al suo interno in due piani spogliatoi, sale mediche e antidoping, sala stampa, aree svago per bambini, tre sale hospitality per catering ricevimenti e Sky Box - è stata già completata. Montati i gradoni in legno lamellare su cui poggeranno le sedute, terminata la copertura che ora andrà rivestita esternamente.
Per finire la costruzione dello stadio mancano il posizionamento delle torri faro, le rifiniture della Main Stand e dell’hospitality. Restano da montare anche i seggiolini della Curva Nord.
Uno degli ultimi step sta interessando la realizzazione del terreno di gioco, distante poco più di sette metri dagli spalti. Si è iniziato creando lo strato drenante inferiore del campo e predisponendo l’impianto di irrigazione. Una volta depositato l’humus ad alto grado di fertilità, sono stati srotolati i tappeti d’erba: ad oggi la metà dei circa 1.300 “rotoli” previsti per terminare l’opera. Il completamento è previsto per metà della settimana prossima: il tipo di erba usato è identico a quello del vecchio Sant’Elia.
“Siamo davvero soddisfatti - dice l’Ingegner Gosti - La Sardegna Arena è cresciuta e cresce secondo i tempi di realizzazione che avevamo previsto. Non era scontato, stiamo facendo un grande miracolo. Merito anche delle istituzioni che, pure in questa fase, continuano ad offrirci la loro massima collaborazione".