DORGALI. Bomba contro il centro di accoglienza per migranti di Dorgali. L'ordigno è stato fatto esplodere nel cuore della notte all'esterno di una porta laterale della struttura di Su Babbu Mannu, gestita da una cooperativa algherese (ex The Others, che nel frattempo avrebbe cambiato nome). Non si registrano feriti gravi tra la sessantina di ospiti stranieri e gli operatori dell'ente. Il centro è attivo da appena un anno: a luglio dell'anno scorso erano arrivati i primi cinquanta richiedenti asilo. "Dobbiamo essere e agire come una comunità a prenderci cura di loro", aveva detto il parroco don Michele Casula. Nella notte l'attentato, l'ennesimo contro un centro di accoglienza. Precedenti si sono registrati, tra gli altri, a Bonarcado e Buddusò (non ancora aperti), Burcei e Monastir.
"Un gesto vigliacco", ha commentato la sindaca a Cinque Stelle Maria Itria Fancello, indignata. "Come Comune abbiamo anche partecipato al bando Sprar, i ragazzi stranieri hanno fatto partite di pallone e teatro con la comunità. Questa non è un'emergenza di Dorgali, ma mondiale. Il governo deve darci una mano"., La cronaca di quei monenti difficili arriva da Valentina Carboni, responsabile della coop che gestisce il centro: "L'esplosione ha divelto alcuni infissi, gli ospiti si sono precipitati all'esterno. Un gesto inaspettato". Sull'episodio è stato convocato un vertice in Prefettura, a Nuoro.
Interviene anche il presidente della Regione Francesco Pigluaru: “Un atto vile e inqualificabile, contrario ai principi e alle regole su cui si fonda la civile convivenza.” Così il presidente della Regione Francesco Pigliaru definisce l’attentato ai danni della struttura di Dorgali. “La Sardegna che conosce e mette in pratica il valore della legalità lo condanna fermamente”, prosegue il presidente Pigliaru. “La nostra isola ospita la sua parte di migranti, come tutte le regioni. La quota che ci spetta non deve essere superata, e ancora lo ribadiamo con fermezza. Ma ribadiamo anche che l’accoglienza è un dovere - conclude Francesco Pigliaru -, e per questo continuiamo a lavorare con impegno a un modello diffuso, in accordo con i territori, che è l’unico vero modo per garantire l’integrazione."
LE INTERVISTA AL SINDACO E ALLA RESPONSABILE DELLA COOP DI DORGALI
Indignazione viene espressa anche dal presidente dell'Anci, il sindaco di Bortigiadas Emiliano Deiana. Che ricorda anche la legge appena approvata dal consiglio regionale sull'eliminazione dei contributi destinati agli alberghi che ospitano i migranti.
Preoccupato per la situazione anche il consigliere regionale del Pd, nuorese, Roberto Deriu: "L'attentato di Dorgali è però grave naturalmente per il suo carico simbolico, e quindi ritengo importante che tutti indistintamente oggi condanniamo qualunque atto violento nei confronti di chiunque, e ancora di più quindi nei confronti di chi ospitiamo fuggito dalla guerra e dalla persecuzione, in attuazione di una delle norme della nostra Costituzione, che fanno del nostro Paese uno dei difensori mondiali dei diritti umani".
Durissimo anche il deputato di Mdp Art. 1 Michele Piras: "Ciò che è successo a Dorgali è terribile e sconcertante, il frutto marcio della propaganda xenofoba di troppe forze politiche, che speculano sulla disperazione per una manciata di voti in più. La mia solidarietà, piena e incondizionata, ai ragazzi ospiti del centro di accoglienza, alla cooperativa che lo gestisce, ai dorgalesi, popolazione civile e ospitale di una zona bellissima, che non merita la barbarie e l'infamia procurata da pochi criminali, chiunque essi siano. Chiederò al governo che metta in campo ogni strumento necessario per contrastare la crescente xenofobia".