CAGLIARI. La prima avvisaglia è arrivata subito dopo la nomina dei direttori generali degli assessorati. I dubbi esposti dal gruppo dei Progressisti sui curriculum di alcuni di loro hanno messo in crisi anche i partiti della coalizione, soprattutto dopo la scoperta che gli incarichi in realtà sono a tempo. E a dicembre, in sostanza, potrebbero non essere rinnovati.
Poi ieri il colpo di scena. La goccia che potrebbe far traboccare presto il vaso. La variazione che avrebbe dovuto stanziare le risorse per il nuovo ospedale del Mater Olbia, a sorpresa, è stata bloccata. In ballo ci sono 146 milioni di euro. A chiedere (e ottenere) il rinvio il capogruppo della Lega Dario Giagoni, che durante la seduta comune delle commissioni sanità e bilancio, ha espresso alcune perplessità sul via libera al finanziamento. E così il centrodestra è andato in fibrillazione.
A mettere a dura prova gli equilibri c’è quindi in primis la sanità, guidata, tra l’altro, da un altro leghista, l’assessore Mario Nieddu. Ma non preoccupa solo lo stop provvisorio ai fondi per il Mater Olbia. C’è anche l’Ats, che dopo l’addio di Fulvio Moirano, è ancora senza direttore. Ed è proprio della nomina di un commissario che si discuterà nel vertice di maggioranza, convocato nei prossimi giorni a Villa Devoto. Di questo e (forse) di un altro pacchetto di nomine. E poi della questione dei direttori generali, che secondo i Progressisti, non avrebbero i requisiti richiesti per legge per poter svolgere quell’incarico. E su questo sembra volerci vedere chiaro anche la presidenza della Regione, che avrebbe già avviato un supplemento d’istruttoria.
Sul Mater Olbia, invece, il capogruppo della Lega Giagoni chiarisce: "Da gallurese non potrei mai essere contrario a un ospedale d'eccellenza come il Mater Olbia, abbiamo solo chiesto chiarimenti sui 10 milioni per la ricerca".
Il 18 giugno la Regione aveva dato il via libera all’accreditamento della struttura ospedaliera per poter aprire i suoi reparti in regime di convenzione con il sistema sanitario nazionale. Lo scorso dicembre l’apertura con gli ambulatori e le visite specialistiche e appena tre giorni fa anche i ricoveri e la radiologia tradizionale. Poi il rinvio chiesto proprio dal capogruppo leghista.
La variazione sarà di nuovo all'ordine del giorno delle commissione congiunte la settimana prossima.