BRESCIA. Due arresti. Ma sembra solo l'inizio. "Tutti i responsabili degli scontri saranno puniti": parole del questore di Brescia, Vincenzo Ciarambino, riferite alle guerriglia ultrà che sabato pomeriggio si è scatenata fuori dal Comunale di Palazzolo sull'Oglio, prima dell'amichevole tra Brescia e Cagliari. I ragazzi della curva nord lombarda, stando alle ricostruzioni degli inquirenti, avevano preparato un blitz contro un gruppo di una trentina di supporter rossoblù che avevano seguito la squadra in trasferta. Un agguato in piena regola, visto che dentro un'auto di un bresciano sono stati trovati bastoni e spranghe. Poco dopo le 15,30 la follia: i sardi attaccati, le forze dell'ordine che all'ultimo momento si mettono in mezzo tra le due fazioni. Bastonate, cazzotti, bottiglie che volano. E le classiche cinture usate come armi. Alla fine si registra una decina di contusi, quattro dei quali sono carabinieri. La partita si gioca lo stesso.
Ma ci sono i filmati, che vengono visionati dalla Digos bresciana. Scattano le identificazioni. Domenica mattina il primo arresto: in manette finisce un sardo di 26 anni. A Thomas Testa è stato comminato un anno di Daspo. Poco dopo il secondo provvedimento colpisce un ultrà delle Rondinelle, coetaneo. Entrambi sono accusati di rissa e questa mattina compariranno davanti al giudice per il processo per direttissima. "Solo i primi provvedimenti", assicurano dalla Questura bresciana. Entro oggi ne arriveranno altri, con l'utilizzo della flagranza differita che permette arresti fino a 48 ore dai fatti.