CAGLIARI. Domenica mattina, sole cocente e code infinite per andare al mare. E il parcheggio? Al Poetto, come ogni anno, regna il caos, ma loro non mancano mai: i parcheggiatori abusivi. Croce degli automobilisti cagliaritani, che la domenica mattina cercano di parcheggiare vicino alla spiaggia e spesso sono costretti a pagare, anche dove non si dovrebbe. Sono tanti, quasi si fa fatica a contarli. Si dividono le aree all’interno dei grandi sterrati di fronte alla spiaggia e, a volte, dirigono il traffico con il fischietto. Appena vedono un automobilista che parcheggia, si avvicinano chiedendo un’ offerta in cambio di un’occhiatina all’auto durante la giornata. Ma senza imposizioni: “Se vuoi dare un’offerta la dai, se no non importa”. Ottagono, Marina Piccola, sono dappertutto. Per ogni sterrato ci sono almeno cinque parcheggiatori. Questa mattina le forze dell'ordine li hanno allontanati. Ma sono tornati: "Appena si allontanano le pattuglie", confessano, "riprendiamo, per non fare qualcosa di peggio, per tirare su la giornata".
“Non capisco perché continuino a stare qua se è un parcheggio libero”, si lamenta qualche passante. Ma quasi tutti concordano nel dare la colpa all’amministrazione comunale: “Non sono i parcheggiatori che disturbano in realtà, il problema è che non si è riusciti a organizzare dei parcheggi decenti. È uno schifo”. Consapevoli dell’illegalità, i parcheggiatori si dicono però costretti a fare questo “lavoro”: “In qualche modo lo devo portare il pane a casa. Se non faccio questo cosa faccio?”. Anche questa mattina un nuovo intervento della polizia per ristabilire la situazione, ma poche ore dopo alcuni di loro erano di nuovo lì, a dirigere le manovre di parcheggio per chiedere poi l’“offerta”.