CAGLIARI. Boccata d’ossigeno per gli over 30 disoccupati residenti in Sardegna ed extracomunitari con permesso di soggiorno. Ci sono in ballo 2,3 milioni di euro del Po Fse Sardegna 2014/2020 per gli 800 tirocini previsti dal nuovo bando (col 38 per cento riservato ad azioni dirette alle donne). Sono attivabili sino ad esaurimento delle risorse e ogni tirocinante, che dovrà essere residente in Sardegna, percepirà 450 euro lordi per sei mesi che possono essere integrati con risorse dell’azienda che attiva il tirocinio. A carico del soggetto ospitante la copertura per gli infortuni, mentre l’Aspal sostiene i costi per la responsabilità civile. Il bando per partecipare si può trovare a partire da domani su www.sardegnalavoro.it e la procedura avviene in maniera totalmente digitale, pertanto sarà necessario dotarsi anche della firma digitale. Trenta le ore settimanali di lavoro per un massimo di sei ore al giorno con un riposo domenicale obbligatorio. Sono previste anche delle sanzioni per la tutela del tirocinante e della regione.
Ovvero: c’è una sanzione amministrativa che parte dai mille euro e può arrivare fino a 6mila euro per la mancanza indennità del tirocinante e per l’interdizione dall’attivazione di nuovi tirocini per 12 mesi. D’altra parte c’è l’obbligo per il soggetto ospitante e il tirocinante di rimborsare le somme erogate dall’Aspal. “Ad oggi siamo nella fase in cui non abbiamo un settore che traina più di altri”, ha detto l’assessore al Lavoro Alessandra Zedda, “pertanto è impossibile fare una stima dei posti che andranno a ricoprire i tirocinanti”.