SASSARI. La calunnia vola veloce sul web. Basta che qualcuno scriva di aver assistito a una scena e, vero o no, ecco che quello che dice diventa verità per tutti. Anche se non lo è. Così è successo a Sassari, dove sulle bacheche Facebook ha iniziato a circolare la voce che durante la Cavalcata sarda nel locale Il Cicchetto un dipendente avesse apostrofato con frasi razziste una donna di colore che chiedeva di poter usare il bagno. In città si è scatenate il dibattito. Peccato che fosse falso. La discussione c'è stata, ma tra avventori. Il locale non c'entra nulla, se non per il fatto di avere molti clienti tra i quali, in quel momento, un deficiente. Visto però che ormai il web è incontrollabile il titolare del locale ha deciso di spiegare in un video che la sua attività no ha mai discriminato nessuno. A testimoniarlo c'è con lui un ragazzo africano. E aggiunge: "Attenzione a quello che scrivete sul web", perché di mezzo ci sono attività che danno lavoro e sacrifici che non possono essere vanificati da dicerie.