CAGLIARI. “I quiz Invalsi, introdotti nell’ottobre 2007, e la standardizzazione della didattica e dell’istruzione pubblica sono dannosi”. Lo sostengono i rappresentanti del sindacato Cobas: per questo motivo hanno organizzato due giorni di sciopero regionale, in occasione delle prime due giornate di quiz Invalsi nelle scuole elementari italiane.
Gli studenti di quinta dovrebbero affrontare oggi e domani i test a “crocette” di inglese, matematica e italiano, ma le prove sarebbero state bloccate in centinaia di scuole.
“La regionalizzazione dell’istruzione pubblica è pericolosa”, commenta Nicola Giua, rappresentante Cobas Scuola Sardegna. “Queste pratiche sono antisolidaristiche rispetto alla scuola pubblica italiana. Creano un enorme contrasto tra le zone ricche e quelle più disagiate”. L’appello è rivolto alle istituzioni: “Serve un cambio di rotta. Italia e Sardegna sono ai minimi termini rispetto al resto d’Europa per quanto concerne i finanziamenti versati alle scuole”, afferma Giua.
“Il nostro obiettivo è quello di sensibilizzare i genitori rispetto questo problema dei quiz Invalsi per i quali siamo radicalmente contrari”, commenta Rosaria Piroddi, insegnante di un istituto tecnico agrario di Nuoro. “La tipologia di valutazione non va bene. I questionari a crocette proposti dal ministero sono lontani anni luce da come si fa didattica nelle scuole. Non misurano un bel niente e comporta dei costi elevatissimi. Occorrerebbe creare un sistema di valutazione concordato con chi nelle scuole ci lavora”.