CAGLIARI. Mura in compensato, strutture a rischio crollo e impianti elettrici di fortuna. Non è la descrizione di un cantiere edile, ma le condizioni attuali della stazione centrale Arst di piazza Matteotti. Lo stabile, risalente agli anni 50, nel 2013 aveva visto l'approvazione di un progetto da oltre 700 mila euro per la riqualificazione tecnica e architettonica del fabbricato. Era stato persino chiuso l'accesso a una parte della struttura, in modo da permettere agli operai di concludere l'operazione. Ma i lavori, che si sarebbero dovuti concludere a novembre del 2014, dopo poco più di 200 giorni, si sono bloccati dopo alcuni mesi e la stazione, da ormai 5 anni, è un cantiere abbandonato a cielo aperto.
La colpa del ritardo? "La sabbia usata negli anni 50 era marina, e la salsedine sta corrodendo il cemento armato - spiega Arnaldo Boeddu, segretario regionale Filt Cgil Sardegna - noi vogliamo che i lavori siano conclusi nel minor tempo possibile". Ma nel frattempo a pagarne le spese sono i pendolari, come racconta Angela Arisci che prende tutti i giorni l'autobus da piazza Matteotti: "Un tempo potevamo ripararci dentro la stazione in inverno. Ora dobbiamo andare per forza alla McDonald. È uno schifo".