CAGLIARI. "Rimettere al centro della nostra azione politica chi vive questa terra e chi combatte per restarci. Questo vuol dire 'prima i sardi', non altro". Ha parlato (velatamente) anche di integrazione - e delle conseguenti polemiche sulle posizioni della Lega - il nuovo presidente del Consiglio regionale Michele Pais, nel giorno del suo insediamento in Aula. Una sorta di replica a chi ha "strumentalizzato posizioni largamente condivise in materia di integrazione, di diritti e della solidarietà - ha detto Pais nel suo intervento - perché per noi parlano i nostri valori, la nostra tradizione e la cultura".
Pais ha poi aggiunto: "Siamo anche il prodotto di tante culture e mescolanze che hanno dato colore alla nostra esistenza. Siamo stati e continuiamo a rappresentare un approdo ospitale per i tanti che qui hanno cercato e realizzato, nel rispetto delle leggi, un futuro migliore e una vita più giusta". Quasi a discorso terminato, il riferimento alla vertenza latte: al posto della tradizionale campanella oggi il presidente del Consiglio regionale ha utilizzato un campanaccio da pastore: "L'economia dei nostri territori è strettamente connessa alla pastorizia. Se non si paga il latte al pastore non è solo lui a star male. Per questo oggi sostituisco la campanella d'argento a quella che si appende al collo degli ovini: pastori siamo tutti".