CAGLIARI. Era accusato di aver combattuto contro l'Isis al fianco dei curdi. Ora Ciò che viene contestato a Luigi Caria è l’imbrattamento di un muro a La Caletta, quindi il richiamo con scritte a volantini all’antimilitarismo e anticolonialismo, e la sua presunta partecipazione a una manifestazione organizzata per i pastori a Lula, senza autorizzazioni, che si era tenuta lo scorso febbraio e aveva portato anche un blocco stradale.
È quanto emerso dall’udienza davanti ai giudici per discussione del provvedimento sulla richiesta di sorveglianza speciale per Pierluigi Caria, noto come Luiseddu, 34 anni di Nuoro, accusato di aver combattuto in Siria al fianco dei curdi contro i miliziani dell’Isis. Faceva parte delle unità di protezione del popolo, le stesse in cui operava Lorenzo Orsetti, il fiorentino di cui ieri l’Isis ha rivendicato l’omicidio.
“Ora c’è la necessità di vedere il certificato della notizia di reato”, ha spiegato l’avvocato Gianfranco Sollai, “l’assistito ha riferito che c’erano tante persone, ho chiesto i filmati alcune emittenti televisive che erano presenti nel corso della manifestazione a Lula, il tutto è stato rinviato al 18 aprile”. Nel frattempo, mentre era in corso l’udienza, un gruppo di manifestanti che della Rete Kurdistan, ha voluto portare la solidarietà davanti al Tribunale di Cagliari.