LA POLEMICA. Cosa ci fanno un assessore comunale di Cagliari - quello alle Politiche sociali, Ferdinando Secchi - e la sua dirigente - Antonella Delle Donne - in trasferta istituzionale in Senegal? Se lo chiedono due consiglieri d'opposizione, Piergiorgio Massidda di Forza Italia e Pierluigi Mannino di #Cagliari16. Protagonista, il secondo, anche di un battibecco con la diretta interessata sui social network. Nessuna interrogazione ufficiale, da parte degli esponenti della minoranza. Ma domande sì, ne fanno.
Alcuni elementi: la trasferta della Delle Donne è stata sovvenzionata con 900 euro stanziati dal Comune attraverso una determinazione del 22 giugno a firma della collega delle Risorse umane Ersilia Tuveri. Il viaggio s'inserisce nel progetto "Percorsi creativi e futuri innovativi per i giovani senegalesi e ivoriani" finanziato dal ministero dell'Interno. Capofila è la Regione Piemonte, ma partecipano anche la Regione Sardegna, il Comune di Cagliari e quello di Oristano. L'iniziativa, si legge nei comunicati ufficiali, "è nata per ridurre le cause della migrazione giovanile (dal Senegal, ndr) favorendo lo sviluppo delle economie locali e sostenendo le politiche pubbliche mirate ai giovani". Inoltre si punta a "promuovere il rafforzamento delle istituzioni in materia di politiche pubbliche mirate ai giovani e all’occupazione giovanile". Insomma: i sardi vanno in Senegal per cercare di limitare le migrazioni. Questo, almeno, l'obiettivo dichiarato.
Così Secchi e Delle Donne sono andati a Louba da 3 al 7 luglio. Piergiorgio Massidda però va giù duro: “Visto che il Comune non ha pertinenze per progetti all’estero, perché sono lì?”, si chiede. E ancora: “Sarei curioso di sapere quale è la finalità, se l’hanno fatto forse c’è una ragione, altrimenti esiste la Corte dei Conti. Se si tratta di un fondo regionale, una rappresentante della Regione è più che sufficiente. Attendo prima di esprimere un giudizio, ma si sa che il maggior numero di elettori extracomunitari a Cagliari sono del Senegal”.
Ha dei profili da chiarire, invece, lo scambio sui social tra Mannino e la dirigente. Eccolo.