CAGLIARI. Christian Solinas ha chiuso stasera alla Fiera la campagna elettorale. Il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione è salito sul palco preceduto dal nuovo governatore dell'Abruzzo Marco Marsilio (eletto due settimane con il sostegno del centrodestra) e ha riepilogato i punti del suo programma senza risparmiare frecciate e punzecchiature all'avversario principale e alla sua coalizione. "Per l’uomo invisibile mi sembra ci sia una platea di tutto rispetto", ha ironizzato Solinas rintuzzando le critiche piovute dai rivali. "Abbiamo percorso la Sardegna da nord a sud da est a ovest per dare un segnale di discontinuità con i cinque anni di disastri del centrosinistra in ogni settore a partire dalla sanità. Nella storia autonomistica nessuno aveva inferto una ferita così profonda alla salute dei sardi come è successo con la riforma della rete ospedaliera".
Altro argomento scottante, il lavoro: "C’è una sofferenza trasversale in tutti i territori c’è una categoria invisibile di 40-50enni che non sono mai riusciti a entrare nel mondo del lavoro. Bisogna uscire dalla gestione delle emergenze, occorre un'idea complessiva di sviluppo". Come? "Abbiamo parlato con gli alleati: il primo punto è rimuovere gli svantaggi strutturali connessi all’insularità non perché noi sardi vogliamo regalie ma perché vogliamo partire alla pari con le altre regioni e la partita così ce la giochiamo". E poi una promessa: "La mia Regione darà risposte, sarà una regione dei sì. Di no ne abbiamo sentiti abbastanza, no agli investimenti, no agli imprenditori. Ci vuole una strategia e questo centrosinistra non ha progetti e le uniche cose che sa dire sono apprezzamenti sul candidato presidente del centrodestra. Ma il 25 febbraio il conto glielo presenteranno i cittadini sardi".
Solinas: "Con noi una Regione dei sì dopo 5 anni di disastri del centrosinistra"
- Redazione
- News