L'inchiesta dell'Antitrust è un obiettivo raggiunto della battaglia dei pastori sardi
ROMA. L’Anitrust, ha aperto un’istruttoria sui prezzi del latte sardo di pecora destinato alla produzione di pecorino romano Dop, sulla base della normativa sulle pratiche commerciali sleali nella filiera agroalimentare. La comunicazione è stata appena diramata dall'Autorità di garanzia della concorrenza e del mercato, mentrea Roma è in corso il tavolo sul prezzo del latte convocato dal ministro dell'Interno Matteo Salvini. Sotto accusa finiscono tutti quelli che i pastori che in questi giorni hanno buttato il loro latte hanno indicato come i responsabili del disastro della campagne della Sardegna: gli industriali e il Consorzio del pecorino romano Dop.
"In particolare", si legge nella nota dell'Antitrust, "il procedimento è stato avviato nei confronti del Consorzio per la Tutela del Formaggio Pecorino Romano e di trentadue imprese di trasformazione ad esso aderenti - tutti con sede in Sardegna - ed è volto a verificare se tali operatori abbiano imposto agli allevatori un prezzo di cessione del latte al di sotto dei costi medi di produzione, in violazione dell’art. 62 del D.L. 1/2012. La pratica potrebbe, infatti, inquadrarsi in una situazione di significativo squilibrio contrattuale tra i caseifici e gli allevatori, questi ultimi parte debole del rapporto in ragione della natura altamente deperibile del latte e delle caratteristiche dimensionali e organizzative delle imprese di allevamento". L’istruttoria dovrà concludersi entro 120 giorni dall’avvio.
Guerra del latte, l'Antitrust indaga sugli industriali della Sardegna: Consorzio sotto accusa
- Enrico Fresu
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