CAGLIARI. La Sardegna perde opportunità e eccellenze "per colpa della politica della prepotenza". Ne è convinto il candidato presidente della Regione Paolo Maninchedda, a capo del Partito dei Sardi, che cita due casi.
Uno, anonimo, riguarda un chirurgo sardo, ultraspecializzato negli Usa, che in Sardegna l'ha finita a "fare vene varicose". L'altro un nome noto, notissimo: Maninchedda parla di Massimo Cellino, "andato via dalla Sardegna perché non gli facevano fare lo stadio e adesso, col Brescia che sta per salire in serie A, il Comune lo autorizza. Dobbiamo ragionare", è la sintesi di Maninchedda, "Dobbiamo ridurre l'incidenza della politica e restituire spazio alla libertà e alle persone che meritano".