Tutto da rifare al Blocco R del Policlinico di Monserrato. Questo in sostanza dice il Consiglio di Stato con la sentenza pubblicata qualche ora fa, in cui accoglie il ricorso della NBI Spa, una della società che aveva partecipato alla gara per l'esecuzione dei lavori di costruzione del Blocco R del Policlinico. La corte ha anche condannato l'Azienda ospedaliero universitaria al risarcimento del danno.
Al centro delle contestazioni della NBI c'era il doppio ruolo del noto dirigente pubblico e privato, Vito Gamberale, che risultava al vertice di una delle società vincitrici, la PSC ma anche nel board della Grandi Lavori Fincosit (da cui ora è uscito), un'altra delle società che ha partecipato alla gara, con un'offerta giudicata perdente. Secondo la NBI, che ha fatto un'offerta in cordata con la Raffello Pellegrini Srl di Maurizio De Pascale, Gamberale nella sua doppia veste poteva avere un forte potere di condizionamento.
I giudici amministrativi di piazza del Carmine non hanno però visto nessuna irregolarità, così le società Bacchi e PCS sono risultate vincitrici nel gennaio 2016 con un'offerta di 27 milioni di euro. Anche l'azienda mista ospedaliero-universitaria aveva espresso soddisfazione per il pronunciamento del TAR: «Non c'erano i presupposti per un'esclusione automatica, anche perché il criterio di aggidicazione impiegato era tale da rendere impossibile un iptoetico accordo economico collusivo», affermavano i vertici dell'AOU. Il Consiglio di Stato, però, la pensa diversamente.