CAGLIARI. Il nucleo investigativo del Corpo Forestale, su ordine del gip Massimo Poddighe, ha arrestato ieri a Quartucciu C. L. per i reati di discarica, combustione di rifiuti e incendio. L’intervento si inserisce nelle attività di repressione dei reati di incendio e combustione dei rifiuti portate avanti nell'area metropolitana di Cagliari con l’operazione ribattezzata: “Fogu Malu”.
Da diversi anni l’area di Sant’Isidoro e quelle circostanti sono interessate da incendi estivi che presentano le stesse caratteristiche, perché innescati da cumuli di rifiuti scaricati illegalmente in terreni abbandonati. il Corpo forestale ha documentato dal 2017 al 2018, 21 incendi, tra cui alcuni gravi, il cui spegnimento ha richiesto l’impiego di mezzi aerei. Qualcuno esercitava da tempo una lucrosa attività illegale di gestione di rifiuti, anche pericolosi, mediante la loro raccolta indifferenziata, attraverso il loro trasporto e successivo abbandono nelle campagne, fino allo smaltimento finale, ottenuto dando fuoco all'immondezzaio, senza alcuna cautela. Così è stata avviata un’accurata attività investigativa (le indagini sono state coordinate dal pubblico ministero Giangiacomo Pilia) anche con l’utilizzo di sistemi di video investigazione, che ha inchiodato C.L. alle sue responsabilità.
A C. L. vengono contestati i seguenti reati. La discarica, perché trasportava, smaltiva e realizzava una discarica di rifiuti di vario genere provenienti da abitazioni civili e derivanti dalla sua attività imprenditoriale. Fra i rifiuti sono state rinvenute anche numerose tesi di laurea, onduline in eternit, elettrodomestici, contenitori con residui di vernici e solventi, pneumatici, materiale plastico e in vetroresina. La combustione dei rifiuti perché l'uomo appiccava fuoco a un cumulo di rifiuti di vario genere, causando fumi tossici. L’incendio perché appiccando fuoco ai rifiuti faceva propagare le fiamme alla vicina macchia mediterranea, che erano state domate solo dopo l'intervento (protrattosi per circa due ore) di tre persone e un mezzo dei volontari Nos di Quartu.
La scorsa primavera, gli uomini del Corpo Forestale erano riusciti a risalire al luogo di provenienza di alcuni rifiuti di una discarica. Qualche cittadino aveva incautamente affidato i propri rifiuti, ai fini del regolare smaltimento, a un soggetto terzo, sul quale si sono concentrate le indagini. Con l’obiettivo di individuare il responsabile, gli inquirenti si sono serviti di telecamere accertando che lo scorso settembre, la discarica era stata data alle fiamme e un incendio si era propagato alla vicina macchia mediterranea, espandendosi fino a minacciare alcune abitazioni. Con le telecamere è stato registrato anche l'autocarro intestato a C.L., sia durante il trasporto dei rifiuti nella discarica abusiva che a seguito dell’incendio.
Nell’estate del 2017, i forestali avevano accertato a carico di C.L., sempre in località S'Isidoro, un’attività di sversamento di rifiuti in una discarica abusiva da cui si sviluppavano numerosi incendi. In quell’occasione, C.L. più volte aveva chiamato il 1515 segnalando incendi che lui stesso aveva appiccato. Il gip Massimo Poddighe ha quindi ravvisato la ricorrenza di un pericolo serio e immanente di commissione di ulteriori analoghi reati. A C.L. sono stati concessi gli arresti domiciliari.
Scaricava rifiuti e poi appiccava incendi: incastrato dalle telecamere a Quartucciu
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