CAGLIARI. Quattro anni e sei mesi di reclusione ai domiciliari, interdizione dai pubblici uffici e da qualsiasi posto frequentato da minori per Santino Casula, il paraplegico che ha abusato di un minorenne a cui faceva ripetizione a Calamosca, più 30mila euro di risarcimento danni per il minore, difeso dall’avvocato Gianfranco Piscitelli. I fatti risalgono al 2017, quando Santino Casula, 59 anni, disabile e pregiudicato, vicino di casa dei genitori del compagno della mamma del minore che all’epoca dei fatti aveva 12 anni, aiutava il piccolo a fare i compiti, nel frattempo abusava sessualmente del ragazzino.
Le indagini dei carabinieri di San Bartolomeo erano partite dopo la denuncia dei genitori del minore. Il piccolo era in evidente stato di disagio, quasi sotto choc, fino a quando non ha deciso di confessare tutto alla sua mamma e al suo papà: quell’uomo, apparentemente di fiducia, lo costringeva ad avere rapporti sessuali. In mezzo alla triste vicenda c’è anche un altro protagonista, Giuseppe Mazza, 50 anni, pregiudicato anche lui, badante di Santino Casula, che avrebbe fatto pressioni sui genitori del ragazzino affinché non denunciassero le violenze ai carabinieri. Lui è accusato di stalking, il processo è in corso e la prossima udienza si terrà il 7 dicembre.
Cagliari, condannato il disabile che abusò di un minorenne
- Monica Magro
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