CAGLIARI. Restano cinquanta firme sulla proposta di legge presentata per assicurare i contributi previdenziali ai consiglieri regionali della Sardegna: la norma, se approvata, stanzierà 6 milioni di euro per pagare la quota di pensione maturata negli ultimi cinque anni di legislatura e considererà la massima assemblea sarda come un qualunque datore di lavoro (qui la notizia).
Le firme a corredo della proposta di legge
Un provvedimento che ha scatenato una feroce polemica per la tempistica - depositato allo scadere del quinquennio - e per le modalità: sul foglio firme erano comparsi anche nomi di onorevoli che, convinti dell'inopportunità della norma, non avevano sottoscritto nulla. Come buona parte del gruppo di Fratelli d'Italia: tutti i componenti si erano trovati tra i proponenti, ma di loro aveva firmato solo Gianluigi Rubiu, quando era nell'Udc: adesso anche lui ha ritirato la firma. Tolti, per non essere mai state apposti, anche i nomi del sardista Nanni Lancioni e di Paolo Zedda. Il giallo delle sottoscrizioni (qui la notizia) sembra essere quindi chiuso. E restano 50 consiglieri che quella legge vogliono approvarla. Riusciranno prim della scadenza del mandato?