CAGLIARI. In Sardegna ci sono da bonificare aree inquinate che occupano un'estensione di 38.751 campi da calcio (e mezzo). In ettari: 27.126, ossia 271,26 chilometri quadrati. Meglio: queste sono le dimensioni degli spazi contaminati nei quali un piano di pulizia dai veleni è già stato avviato. Poi ci sono tutte le aree che non rientrano nel piano regionale di bonifica regionale, che ha appena iniziato il suo cammino burocratico per arrivare all'approvazione della valutazione ambientale strategica. Le carte sono disponibili nell'assessorato all'Ambiente. E raccontano di una gigantesca porzione di Sardegna avvelenata - ed è certificato, tanto che si deve procedere con la pulizia - in 1004 punti. Sono siti industriali (dismessi e no) per il 36%, ex miniere (ormai morte) per il 46% e spazi militari, che occupano solo il 2 % di questi terreni malati, almeno stando alle carte della Regione. Che specificano, però, che gli interventi con e stellette non fanno parte del piano. Nel dato che dà l'idea dell'estensione complessiva non rientrano nemmeno i depositi di carburanti che hanno inquinato il terreno per i quali l'iter di bonifica è già stato avviato: sono in tutto 257.
Il piano scende così nel dettaglio che vengono pubblicate le schede di tutti i siti minerari e industriali sui quali l'intervento è stato avviato (anche se ancora a livello burocratico) o è prossimo alla conclusione. Ci sono Macchiareddu, Porto Torres, Portovesme, le aree minerarie dell'Iglesiente e quelle del Sarrabus: l'elenco è lunghissimo. Una mappa degli orrori.
Alcuni esempi: i 40000 metri quadri dall'area esterna della Syndial, dove i protagonisti a terra e nell'acqua si chiamano Alifatici Clorurati-Alogenati. O i 3 milioni e 100 mila metri quadri della Syndial, sempre a Porto Torres, dove i serbatoi interrati hanno rilasciato "più classi" di inquinanti (che tradotto significa: c'è di tutto e di più). O, per tornare al sud, gli oltre un milione e duecentmila metri quadri intossicati da Versalis a Sarroch: qui i contaminanti prevalenti sono Idrocarburi, Btxes e Ipa. Numeri e descrizioni impressionanti, reperibili qui (cliccare).
Dal censimento eseguito per realizzare il piano emerge che le bonifiche interessano 169 siti industriali così distribuiti nelle province del territorio: 57 siti all’interno della Città Metropolitana di Cagliari; 53 siti all’interno della provincia di Sassari; 46 siti all’interno della provincia del Sud Sardegna; 9 siti all’interno della provincia di Nuoro. Per quanto riguarda le aree minerarie dismesse i numeri sono: 3 siti all’interno della Città Metropolitana di Cagliari; 5 siti all’interno della provincia di Sassari; 137 siti all’interno del Sud Sardegna; 6 siti all’interno della provincia di Nuoro, nessun sito nella provincia di Oristano.