CAGLIARI. Torna l'allarme scorie nucleari sull'Isola. A poco più di un mese dalla scadenza dei termini per intervenire nelle procedure di Vas (Valutazione ambientale strategiche) avviate lo scorso 15 luglio con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, si rincorrono le voci sulla ormai prossima individuazione del sito sul quale dovrà essere realizzato il deposito unico destinato ad accogliere i rifiuti radioattivi prodotti in Italia.
Sulla questione il Gruppo d'intervento giuridico attacca frontalmente la Regione: “Diverse Regioni e Agenzie ambientali hanno espresso i loro pareri già in fase di scoping. La Regione Lombardia ha già depositato il proprio parere definitivo. La Regione autonoma della Sardegna finora non ha detto nulla il termine della procedura complessa prevista dal Governo in qualche parte del territorio sarà individuato il sito unico nazionale per le scorie radioattive, dove i 90 mila metri cubi di materiali radioattivi (residui del ciclo energetico delle centrali nucleari dismesse, rifiuti industriali, residui di attività mediche, ecc.) devono esser custoditi a lungo termine in estrema sicurezza. Mezza Italia è in fibrillazione”.
L'offensiva contro le scorie passa dal Comune di Oristano, capoluogo dell'area più volte indicata come possibile sede del sito di smaltimento. Anna Maria Uras, consigliera comunale di Coraggio e Libertà a Palazzo degli Scolopi, ha presentato una mozione che impegna il neo-eletto sindaco Andrea Lutzu e la sua giunta a convocare un incontro tra il Governatore Francesco Pigliaru e i rappresentanti degli enti locali dell'oristanese "per decidere, in assemblea consiliare cittadina, quale posizione assumere in merito alle imminenti scelte del Governo, al fine di elaborare ogni opportuna determinazione e strategia che scongiuri la costruzione di un deposito di scorie nucleari nel nostro territori".
Intanto Forza Italia prepara una mozione in Consiglio regionale per "provare a svegliare" la Giunta Pigliaru sulla questione scorie. Primo firmatario è il coordinatore regionale Ugo Cappellacci.
Dalla Regione arriva la replica dell'assessore all'Ambiente Donatela Spano: "Sulla questione del nucleare non ci sono mai state ambiguità. La posizione della Regione è sempre stata espressa con chiarezza fin dal 2015: la comunità sarda, già gravata dal peso delle servitù militari, è assolutamente contraria. Non vogliamo il deposito delle scorie, che costituirebbe una nuova servitù. Resta quindi fermo il nostro no, già espresso anche davanti al Consiglio regionale, al Ministro dell'Ambiente e al Ministero per lo Sviluppo economico".
"Sulla procedura di Vas - prosegue Spano - la valutazione ambientale strategica per il Programma Nazionale per la gestione del combustibile esaurito e dei rifiuti radioattivi, si deve evidentemente chiarire che non riguarda la Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee, che non è stata ancora resa nota, ma le modalità gestionali del trattamento rifiuti nel futuro sito nazionale ancora da individuare e non oggetto del programma posto a valutazione ambientale strategica. Sulla Vas in corso - conclude l'assessore - la Regione ha deciso di coinvolgere anche gli altri soggetti istituzionali con interesse ambientale per formulare un unico documento entro i termini di scadenza del 13 settembre”.