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Adele, calcio e dragon boat contro il tumore: "Vivo il qui e l'ora, ogni giorno c'è da essere felici"

CAGLIARI. "La notizia della malattia è stata una bomba: mia figlia aveva un anno e mezzo, era il 2010: l'idea di non vederla crescere era terribile. Ma adesso vivo la malattia come un'avventura da affrontare. Con la paura, certo. Ma giorno per giorno: vivo il "qui" e "ora", cerco ogni giorno un motivo per essere felice. E ne ho tanti. Sono una persona fortunata". Adele Lai, cagliaritana,  parla ai microfoni di "Mai più sole", canale della Fondazione Taccia che lotta contro il tumore ovarico. Ma non solo: sul sito ci sono numerose testimonianze di donne che lottano e continuano a lottare contro il male. Adele è una di loro. E si allena. Ogni martedì gioca a calcio a 5. E a Su Siccu pagaia sul dragon boat. Il suo racconto è profondo e toccante.