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Troppi cervi a Laconi? La proposta: "Abbattiamoli e serviamoli con il tartufo", è polemica

cervpo

LACONI. Troppi cervi a Laconi. La soluzione prospettata dal sindaco Salvatore Argiolas? “Trasformiamo il problema in un’opportunità per il paese: l’unica soluzione per diminuire il numero degli esemplari è l’abbattimento controllato, poi però sarebbe un vero peccato sotterrare la carogna dell’animale. Stiamo parlando di un’eccellenza del posto che potrebbe creare un indotto economico. Nei ristoranti l’abbinata cervo e tartufo di Laconi sarebbe il top. Una nuova attrazione turistica”. Una opzione che viene rigettata con sdegno dagli ambientalisti del Gruppo di intervento giuridico, che ricostruiscono la vicenda e respingono la proposta al mittente. 

A Laconi, paese del Sarcidano ricco di acqua e di boschi, nel 1998 venne reintrodotto il cervo sardo: per la specie c'era la foresta demaniale di Funtanamela, dove oggi si è ben acclimatato. Nel 2007, complice una lesione della recinzione dovuta alle forti nevicate, alcuni esemplari fuggirono dal recinto e si ambientarono nel territorio.

"Un gradito e importante ritorno di una delle specie faunistiche più caratteristiche della Sardegna, nei luoghi dove l’ultimo esemplare era stato fatto fuori dalla caccia nel 1934", spiegano dal Grig, "Con gli anni alcuni esemplari si sono avvicinati al centro abitato, nel Parco Aymerich e in aree coltivate, causando – pare – anche incidenti stradali, sebbene non si rinvenga alcuna notizia in proposito". 

Così ecco che per la comunità sorgerebbe un problema. Soluzione: abbattere gli esemplari di troppo e servirli col tartufo. 

Ma "il Cervo sardo è specie faunistica prioritaria ai sensi della direttiva n. 92/43/CEE (Allegato II), specie faunistica rigorosamente protetta ai sensi della Convenzione internazionale di Berna (Allegato II), esecutiva con legge n. 503/1981, specie faunistica particolarmente protetta ai sensi dell’art. 2 della legge n. 157/1992 e s.m.i. (l’uccisione di un esemplare è sanzionata penalmente ai sensi dell’art. 30), tutele garantite conseguentemente anche dalla legge regionale Sardegna n. 29/1998 e s.m.i. I Cervi sardi, pure a Laconi, non sono proprietà del Comune e il sindaco non può destinarli ai ristoranti del proprio paese per “l’abbinata cervo e tartufo di Laconi. E’ un’assurdità e dimostra la scarsa capacità di proporre soluzioni sensate per un qualsiasi eventuale problema causato dalla fauna selvatica".