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La festa della donna (molto rock) della ministra del governo Draghi

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ROMA. Tacchi rossi sulla scrivania, felpa dei Nirvana e cellulare in mano. Fabiana Dadone, ministro del governo Draghi, si mostra così oggi, nella giornata internazionale delle donne, seduta sulla poltrona del suo ufficio, con uno scatto che per alcuni potrebbe sembrare molto politically uncorrect, fuori da ciò che ci si aspetta da un ministro. Dadone racconta di tutte le volte in cui le hanno chiesto "sei così giovane, come puoi essere un ministro?" e di quando le hanno detto "non sei troppo trascurata nell'abbigliamento per ricoprire ruoli istituzionali?". 

"Ho 37 anni e sono una "ragazzina" (per questo Paese) ma faccio il ministro - scrive la ministra - non sono sposata ma scelgo ogni giorno di stare col mio compagno, ho due figli bellissimi che portano il mio cognome pur non essendo ragazza madre, amo la musica rock pesante ma non mi vesto in maniera "alternativa", guardo film strappalacrime ma sono emotivamente fredda come il ghiaccio. Sono un ammasso di stereotipi e nel corso della vita mi è stato fatto notare molte volte".

E ricorda tutti i commenti che ha subito: "Cara Fabiana, sei così giovane come puoi essere un Ministro? La politica non si addice di più agli uomini? Chi si occupa dei tuoi figli quando sei a Roma? Non sei troppo bassa rispetto a come la TV ti fa apparire? Non sei troppo graziosa per essere presa seriamente? Non sei troppo trascurata nell'abbigliamento per ricoprire ruoli istituzionali?".

Poi ricorda che "sul fronte della parità di genere c'è ancora molta strada da fare. Una strada in salita e piena di ostacoli culturali che dobbiamo avere la forza di affrontare con tutta la tenacia che abbiamo nel cuore".