In Sardegna

Matrimoni cancellati dal Covid, la protesta del mondo del wedding a Cagliari

 

 

 

 

CAGLIARI. Abiti e bomboniere in piazza, anche il wedding ha deciso di far sentire la sua voce. Confesercenti Sardegna oggi ha dato appuntamento agli operatori del settore in tutte le piazze dell’Isola. A Cagliari si sono ritrovati in piazza Del Carmine per un flash mob che aveva come obiettivo quello di denunciare la sofferenza del wedding, un mondo che si sente dimenticato. La fotografia delle perdite di fatturato e degli operatori coinvolti parla chiaro: -80 per cento per circa 25mila persone. I matrimoni sono stati accantonati, le restrizioni imposte dal Governo per contrastare la pandemia, non permettono di svolgere le cerimonie. E così gli organizzatori rimangono al palo. “Nel 2020 ho organizzato una decina di matrimoni giusto durante la stagione estiva”, spiega Sandra Cadeddu, wedding planner titolare della società “Special Days”, che lavora da 20 anni, “mai vista una crisi così”. Senza matrimoni non si vendono neanche i vestiti. “Abbiamo una grossa quantità di merce ferma”, dice Alessandra Collu, titolare gruppo Collu della provincia di Cagliari, “è rimasta invenduta ma l’abbiamo pagata alle aziende”. E non c’è lavoro neanche per i fotografi e per gli animatori. “I social non bastano”, dice Gianmarco Crobu, titolare dell’azienda JParty, “abbiamo cercato di reinventarci, ma la nostra attività significa assembramenti”.