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"Scusi, lei è spacciato?": l'agenzia funebre Taffo fa il verso (estremo) a Salvini

CAGLIARI. "Scusi, lei è spacciato?". Non poteva mancare la trovata di Taffo, l'agenzia funebre nota per i post sarcastici (ma enormemente efficaci) dopo il caso di Salvini che va a citofonare a casa di un presunto spacciatore nel quartiere Pilastro di Bologna chiedendo "scusi, lei spaccia?".  Il social media manager dell'agenzia  funebre declina il verbo e lo piega alle esigenze di chi tratta casi andati oltre l'estrema unzione. E le risposte non sono concilianti.