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"Un trapianto per salvare la mia gamba": l'appello della cagliaritana Ilaria Lampis

Ilaria-Lampis

CAGLIARI. Cinque anni fa era un'infermiera, poi ha deciso di farsi operare: voleva curare il suo piede piatto. Ma qualcosa è andato storto. La diagnosi ora è una necrosi ossea avascolare con lesioni multiple a livello di tibia e astragalo. Significa che potrebbe non riuscire mai più a camminare. È la storia di Ilaria Lampis, trentacinquenne cagliaritana che chiede aiuto sui social per un ultimo intervento, quello che potrebbe permetterle di ricominciare da capo. 

"Io non mi arrendo", ha raccontato Lampis, "per chi non lo sapesse l'anno scorso ho già effettuato anche il trapianto di staminali consigliato urgentemente ed effettuato nel giro di due settimane in una struttura di eccellenza italiana nel campo dell'ortopedia. Abbiamo sperato e creduto fino all'ultimo. Ci hanno inviato poi a Basilea a seguito della condizione clinica compromessa e per il rischio di collasso osseo. L'equipe del professor Hintermann ha valutato attentamente per quasi due ore l'evoluzione negli ultimi anni e soltanto dopo tutti gli accertamenti si è sbilanciato confermando il quadro clinico ed optando per una tipologia di intervento con tecnica che effettuano di routine a livello mondiale solo nella loro struttura e negli Usa".

La data dell'intervento c'è, il 27 gennaio 2020. Ma i soldi no. La procedura, complessa anche se di routine in paesi come America e Svizzera, costa 52mila euro. "Il mio desiderio più grande è quello di guarire anche se so che la mia gamba non tornerà certo quella di prima", ha raccontato Ilaria Lampis, "mi mancano le mie passeggiate. Vorrei poter riprendere a camminare ed avere una vita di qualità".

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