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La vita di Pierpaolo, malato di tumore, appesa a un filo: "Aiutateci", l'appello dei familiari

Pierpaolo-Piras

CAGLIARI. Pierpaolo Piras è cagliaritano, ha 42 anni, e da 14 si è trasferito in Puglia, a San paolo di Civitate, dove vive con la moglie Daniela e i due figli Maria Chiara e Sergio Paolo di 11 e 8 anni. A febbraio ha scoperto di avere un tumore: una forma di linfoma non-Hogdkin chiamato Dlcbl: colpisce il sangue, è inoperabile. La chemioterapia finora si è rivelata inefficace. Ma i familiari spiegano che c'è una speranza: la Car-T, un complesso procedimento in cui alcune cellule del sistema immunitario vengono prelevate dal paziente, geneticamente modificate in laboratorio per poter riconoscere le cellule tumorali e poi re-infuse nello stesso paziente. Una terapia costosa, alla quale Pierpaolo non può accedere in Italia - si dà priorità ai casi pediatrici - ma che è possibile all'estero. Il problema, spiegano i familiari (la moglie e la sorella Barbara, che vive a Cagliari) è che la Car-T è costosa. Per questo è stata avviata una raccolta fondi: è necessario raggiungere la somma di 500mila euro. Qui il link per aderire, con tutte le spiegazioni del caso. E di seguito il messaggio dei familiari, che chiedono aiuto per Pierpaolo. 

Ciao, siamo la famiglia di Pierpaolo, che ha compiuto da poco 42 anni, e che oggi vive a San Paolo di Civitate in provincia di Foggia con la moglie Daniela e i due figli Maria Chiara e Sergio Paolo di 11 e 8 anni. Si è trasferito per amore nel 2005 ma è nato e cresciuto a Cagliari, in Sardegna. Pierpaolo ama moltissimo la sua terra natia e la sua ridente città dove vivono i suoi genitori, Maria e Paolo, il fratello Enrico, la sorella Barbara e i nipoti.

Purtroppo Pierpaolo ha scoperto nel mese di febbraio 2019 di avere un tumore, sviluppato in una delle forme più aggressive e non responsive alle chemioterapie alle quali si è sottoposto in questi ultimi otto mesi. Pierpaolo è affetto da una forma di linfoma non-Hodgkin refrattario, chiamato Dlbcl (linfoma diffuso a grandi cellule B), tumore del sangue inoperabile, che gli sta impedendo di poter  portare avanti la sua normale vita e la sua professione ma, cosa ancor più triste, che lo sta tenendo lontano dall’affetto e dall'amore dei suoi figli e della moglie durante i cicli di chemioterapia.

In questi mesi è stato trattato con più cicli chemioterapici secondo le indicazioni dei protocolli medici nazionali. È stato trattato anche con una terapia sperimentale attraverso il farmaco "POLATUZUMAB" arrivato direttamente dagli Stati Uniti, ma purtroppo nessuna cura fino ad oggi ha sortito l’effetto che speravamo. Pierpaolo è un paziente refrattario, vuol dire che il suo male è stato resistente  a tutti i trattamenti fino ad ora eseguiti.

In questi duri mesi Pierpaolo non ha mollato. Ha affrontato con molto coraggio e fatica le cure che gli sono state somministrate, senza mai abbandonare per quanto possibile il percorso di crescita dei suoi due figli  e senza tralasciare gli impegni professionali che inevitabilmente ha dovuto drasticamente ridurre.  In questi giorni Pierpaolo affronta l’autotrapianto di cellule staminali, nella speranza che questo ulteriore percorso possa almeno rallentare l’avanzare della malattia, e lo possa portare in breve tempo ad affrontare quella cura che alla luce degli ultimi sviluppi scientifici è indicata come l’unica in grado di poterlo guarire : Cart -T.

La Car-T consiste in un complesso procedimento in cui alcune cellule del sistema immunitario vengono prelevate dal paziente, geneticamente modificate in laboratorio per poter riconoscere le cellule tumorali e poi re-infuse nello stesso paziente.

Oggi l'ultima possibilità di cura è una terapia molto costosa  che non è disponibile per lui in Italia. Pierpaolo è stato indicato come un paziente non ottimale, dal Sistema Sanitario Italiano, per l’uso delle Cart-T, in quanto solo pochissimi casi possono essere trattati, principalmente pediatrici, non dando garanzie sui tempi e i modi con i quali si potrà accedere alle lunghissime liste di attesa.

L’unica prospettiva per Pierpaolo al momento è andare all’estero: l’Ospedale Saint Louis di Parigi e lo Sheba Medical Center di Tel Aviv  hanno già dato il loro parere favorevole alla cura con cart-T. Questa terapia è purtroppo solo a pagamento. Per quanto la famiglia darà fondo a tutte le sue disponibilità economiche, non potrà far fronte al costo di questa avveniristica terapia, che si aggirerà intorno ai 520.000 dollari/euro.  Proprio per questo l’unica possibilità è quella di chiedere un aiuto a tutti, in modo tale che anche con un piccolo contributo a persona si possa raggiungere quanto necessario per salvare Pierpaolo.

DOBBIAMO FARE IN FRETTA, il linfoma ha progredito su Pierpaolo velocemente. Sulle terapie che porta avanti nell’attuale ricovero possiamo riporre solo una speranza di sospensione temporanea della progressione.

ABBIAMO BISOGNO DI AIUTO. Abbiamo bisogno dell’apporto di tutti voi, nella fiducia e speranza che ognuno possa aiutarci con i mezzi di cui può disporre. Anche un piccolo gesto sarà apprezzato e fondamentale, perché solo aggiungendo mattone a mattone si può costruire un edificio, perché solo aggiungendo goccia a goccia si può formare il mare. 

POSSIAMO SALVARE PIERPAOLO effettuando una donazione su questo sito, che ringraziamo per la possibilità offerta, oppure utilizzando il seguente  conto corrente bancario dedicato,intestato a Emma Daniela Pallotta e aperto presso la filiale IntesaSanPaolo di San Severo (FG)

IBAN : IT86 W030 6978 6341 0000 0008 676 

BIC: BCITITMM

Il conto corrente dedicato è stato aperto ESCLUSIVAMENTE per questo scopo dalla moglie Daniela al fine di garantire la massima trasparenza sull’utilizzo dei fondi. Ogni donazione attraverso bonifico bancario dovrà recare la causale : “donazione volontaria per cure mediche Piras Pierpaolo“.

L’aiuto e disponibilità dei parenti e degli amici ci è già stato di grande conforto, ringraziamo tutti per le manifestazioni di affetto che abbiamo già ricevuto, e speriamo di avere presto la possibilità di ringraziare tutti voi che con un contributo permetterete a Pierpaolo di proseguire la sua vita e i suoi sogni.  

Un ringraziamento va a voi che state leggendo questa pagina e a tutti coloro che effettueranno una donazione, anche se piccola, e condivideranno con parenti e amici la necessità di aiutare solidalmente Pierpaolo in questo difficile percorso di cura.

Ci teniamo a informarvi che dal punto di vista medico lo studio per la ricerca della cura su questo genere di linfoma chemioresistente  è in continua evoluzione e che se Pierpaolo riuscisse a rientrare in altra sperimentazione nazionale le donazioni potranno essere restituite, devolute a casi simili o alla ricerca sul cancro .