Storie

Latte sardo in Cina, l'ex ministro leghista esulta (ma la notizia è del 2016)

Gaffe-Centinaio

CAGLIARI. L'ex ministro leghista delle Politiche agricole, Gian Marco Centinaio, si perde in un bicchiere di latte. Sardo, sì. Ma di mucca. E "stagionato". Era lui alla guida del dicastero quando la Sardegna si era trasformata in una polveriera e i pastori buttavano sulle strade milioni di litri di latte. Di pecora, è bene sottolinearlo. Centinaio il 10 febbraio diceva: "Venderemo il latte sardo in Cina". Un'intuizione, la sua, che avrebbe portato all'apertura di nuovi sbocchi di mercato per il pecorino romano, che finisce quasi tutto negli Usa. Pare che qualcuno avesse mostrato qualche perplessità. 

Così ecco che Centinaio ieri ha condiviso sul suo profilo Facebook (quello personale, non sulla pagina ufficiale) una notizia dell'agenzia AdnKronos. Il titolo "Export, boom del latte sardo". E lui, anche se ha dismesso in panni di ministro, rivendica il risultato: "Quando affermavo che si stava lavorando a questo i compagni e i fenomeni dei social mi prendevano in giro. Dicevano che stavo raccontando balle. E adesso? Tutti a riempirsi la bocca". 

Latte-sardo-cina

C'è un problema, però. Anzi, più di uno. Quell'articolo condiviso da Centinaio, corredato dalla foto di una confezione di latte Arborea con le scritte in cinese, è del 14 ottobre del 2016. Quindi, al netto di una abbastanza improbabile efficacia retroattiva delle politiche poste in essere dall'inizio del 2019 dal leghista, non può riguardare un obiettivo raggiunto dal governo gialloverde. In più, in quella confezione di tetrapak c'è latte di mucca. Sempre bianco, ma con la vertenza della Sardegna e con le pecore non c'entra nulla.