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"L'uomo che comprò la luna" solo per sardi? Macché: ecco la dimostrazione

CAGLIARI. "Eh, ma bisogna vedere se questa ironia la capiranno anche fuori dalla Sardegna". Un commento che più di qualcuno ha fatto dopo essere uscito dalla sala nella quale aveva appena visto, con piacere, "L'uomo che comprò la luna", il film di Paolo Zucca  con Jacopo Cullin, Benito Urgu, Francesco Pannofno e Stefano Fresi che sta riscuotendo consensi della critica e al botteghino in ogni parte d'Italia (e non solo). Bene, la risposta alla domanda la dà lo stesso Cullin, che ieri sera era a Palazzo Siotto, per il concerto della cantante Stefania Secci. Lo hanno fermato due musicisti, lui francese e lei cinese: lo hanno riconosciuto perché hanno visto il film sul volo per la Cina. E anche al ritorno. E hanno riso. Tanto, tantissimo. Ecco il racconto di Cullin. 

Ieri mi trovavo alla Fondazione di ricerca "Giuseppe Siotto" per vedere un concerto stupendo con Stefania Secci Rosa, Andrea Granitzio e Matteo Gallus, quando a un certo punto loro due mi si avvicinano super sorridenti e increduli. Io lì saluto in italiano, ma capisco che non lo parlano perché si guardano intorno in cerca di un possibile traduttore, “do you speak english?” faccio io, “Yes, I do speak english” mi risponde lui con un marcato accento francese. Si chiama François, è francese e vive a Brussels insieme alla sua compagna Yun, cinese. Sono emozionantissimi e mi riempiono di complimenti, hanno adorato il film e mi dicono di averlo visto già due volte. “Qui a Cagliari?” “No, siamo appena arrivati”... L’avranno visto a Roma o Milano penso, e invece mi dicono di averlo visto su un volo Air China che da Brussels li portava in Cina appunto. Lei pensava che fosse un film di fantascienza e l’aveva scelto per addormentarsi, ma poi dice di essere stata assorbita totalmente dal racconto tanto da suggerirlo al compagno che viaggiava sullo stesso aereo una settimana dopo. “Quindi quando dicevi che l’avete visto due volte, intendevi una a testa?” “No, l’abbiano riguardato insieme tornando da Taiwan”. 
A quel punto mi chiedono di fare una foto insieme e io non vedo l’ora di poter raccontare questa storia incredibile a qualcuno, poi ci ragiono e penso che dopo i due turisti Svedesi a Santa Teresa di Gallura non mi avrebbe creduto nessuno. Loro sono simpaticissimi e allora gli chiedo anche io di fare una foto “anzi no, un video!! Che poi sembra che mi inventi le cose”. Scopro che sono due musicisti straordinari di musica antica, lei suona il violino e lui la viola, si chiamano Fernandez Violons e sulla loro pagina trovate anche la nostra foto. Suoneranno stasera proprio alla Fondazione di ricerca "Giuseppe Siotto" e gli faccio un enorme in bocca al lupo. 
Per la serie “Ho riso un sacco, ma chissà se fuori dalla Sardegna lo capiscono”... 
A quanto pare si!