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"Il pilota era disorientato, poi lo schianto a 300 km/h": così è morto Kobe Bryant

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SANTA ANA. Poco prima dello schianto, il pilota era confuso e disorientato. "Ha detto alla torre di controllo che stava salendo di quota ma invece stava scendendo". Questo si legge nel report pubblicato dal National Transportation Security Board su quella terribile mattina del 26 gennaio scorso, quando Kobe Bryant e la figlia Gianna hanno perso la vita in un incidente in elicottero.

Nelle 1700 pagine pubblicate, l'Ntsb ricostruisce nel dettaglio i momenti immediatamente precedenti al tragico impatto, facendo riferimento in particolare alle comunicazioni avvenute tra il pilota Ara Zobayan, anche lui morto nell'incidente, e la torre di controllo, da cui sono emersi dettagli importanti.  "Quando un pilota è confuso su altezza e accelerazione - si legge nel report - soffre di illusione somatogravica". E Zobayan, secondo l'Ntsb, era evidentemente disorientato pochi istanti prima della tragedia. Scendeva in picchiata anziché salire. Un altro punto è quello riguardante la nebbia: l'elicottero era decollato nonostante le difficoltà meteorologiche e, secondo gli autori del report, le policy di sicurezza in caso di nebbia della Island Express, la compagnia che operava i voli, erano rivedibili.