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Grandi opere, il M5S frena Salvini: "Al Sud servono altre infrastrutture"

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ROMA. Sulle grandi opere è scontro nel governo tra Lega e M5S. Il vicepremier Matteo Salvini tira dritto e replica secco ad Alessandro Di Battista, che aveva invitato i Cinque Stelle a dire dei "no sani" su Tap e Tav definiti "del tutto inutili": "Ci sono fior di tecnici e di docenti che stanno valutando il rapporto costi-benefici", ha detto il leader leghista in un'intervista alla Stampa ribadendo concetti già espressi ai microfoni di Sky Tg24. "Dai nostri dati, sembra che i benefici superino i costi nel caso delle pedemontane, del terzo valico e del Tap, che ridurrebbe del 10 per cento il costo dell'energia per tutti gli italiani. In linea di massima, culturalmente sono più per fare che per disfare. Se non fare la Tav ci costasse due, tre o quattro miliardi, è chiaro che andrebbe fatta". 

Dal Movimento però arriva la controreplica della ministra pentastellata per il Sud, Barbara Lezzi: "Caro Matteo Salvini, in Italia servono le infrastrutture e in particolar modo ne hanno estremo bisogno il Sud e le aree interne del Centro-Nord. È la carenza di questo genere di investimenti che ha provocato una perdita ulteriore di posti di lavoro al Sud di 300.000 unità durante gli anni della crisi. Strade sicure, ferrovie, scuole, ricerca, università, bonifiche, anti-dissesto idrogeologico, energia pulita. Questi sono gli investimenti che L'Italia aspetta".