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TORINO. Un uomo è stato assolto dall’accusa di maltrattamenti e condannato diciotto mesi per lesioni, dopo aver brutalmente picchiato l’ex moglie.
La donna, Lucia Regna, 44 anni, è stata picchiata per sette minuti riscontrando danni permanenti al volto, ricostruito con 21 placche di titanio. Nonostante questo il giudice del tribunale di Torino, Paolo Gallo, ha definito l’aggressione “uno sfogo riconducibile alla logica delle relazioni umane”, sostenendo che la donna avrebbe “sfaldato un matrimonio ventennale” comunicando la separazione “in maniera brutale”. Non era però la prima volta che l’uomo aveva usato violenza contro la vittima, la quale infatti dopo anni di vessazioni aveva deciso di interrompere la relazione. Un ultimo incontro, un finale brutale: volto sfigurato e nervo oculare danneggiato in modo permanente.
Secondo quanto scrive Ansa, l’avvocata di parte civile Annalisa Baratto ha commentato il verdetto dicendo “La sentenza viviseziona e mortifica la vittima, mentre è indulgente verso l’uomo che le ha sfondato il volto”. I due figli di Lucia Regna, anche loro parte lesa, hanno promosso una campagna contro la violenza di genere: lo scorso 25 novembre hanno affisso a scuola la foto del volto tumefatto della madre con la scritta “Donne, denunciate subito”. La decisione del tribunale di Torino viene invece definita “caso esemplare di attenzione e rigore nell’analisi dei fatti e delle prove” da parte dell’avvocato della difesa Giulio Pellegrino.