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Caso Bova, il garante della privacy avvia istruttoria: chi diffonde ancora l'audio rischia sanzioni

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ROMA. Il Garante per la protezione dei dati personali ha avviato un’istruttoria sugli audio tra Raoul Bova e una donna, diffusi senza consenso. 

È ancora da chiarire se all’interno delle registrazioni siano presenti estratti che comporterebbero una violazione del codice deontologico dei giornalisti. Intanto la conversazione privata via chat dell’attore è stata divulgata senza il permesso e riutilizzata da centinaia di utenti come sottofondo per video ironici o di beffa sui social.

L’Autorità è subentrata a seguito del reclamo da parte di Bova. Pertanto, avverte che "chiunque dovesse diffondere ulteriormente l’audio potrebbe trovarsi di fronte a delle ripercussioni, anche di carattere sanzionatorio".