ROMA. Qualcuno lo aveva già nominato prima dell'inizio del Conclave, quando impazzava il toto nomi sul nuovo Papa. In pochi però lo conoscevano. Robert Francis Prevost, da ieri sera per tutti Papa Leone XIV, 69 anni, di Chicago - il primo nordamericano nella storia dei Papi - avrebbe visioni in realtà molto distanti dall'attuale presidente americano Donald Trump, in geopolitica e sensibilità sociali.
"Prevost è l’altra America, non è l’America di Donald Trump", ha detto ieri sera il giornalista Corrado Formigli nel suo editoriale su La7.
In effetti, da cardinale Robert Francis Prevost sui social aveva più volte criticato l’amministrazione americana guidata e le dichiarazioni del vicepresidente JD Vance, in particolare sulla politica sui migranti.
JD Vance is wrong: Jesus doesn't ask us to rank our love for others https://t.co/hDKPKuMXmu via @NCRonline — Robert Prevost (@drprevost) February 3, 2025
Non tutti però sono d'accordo. La sua posizione sarebbe stata descritta come quella di un moderato: non certo un rappresentante diretto del mondo conservatore statunitense, ma nemmeno un oppositore. Ha vissuto e lavorato per decenni in Perù e infatti è diventato anche cittadino peruviano.
Ma tra Papa Leone e Trump non c'è un rapporto diretto. Lo stesso presidente Usa ieri ha detto: "È un grande onore sapere che è il primo Pontefice americano. Non vedo l'ora d'incontrare".