Italia e mondo

Emergenza migranti, la premier Meloni chiede il sostegno dell'Onu: "Guerra totale ai trafficanti"

Meloni-a-Ny

NEW YORK. La premier Giorgia Meloni è a New York per la 78esima assemblea generale delle Nazioni Uniti dove ha tenuto il suo primo discorso stanotte e ha ha chiesto il sostegno dell'Onu per contenere l'emergenza migranti e per trovare soluzioni "concrete" e "strutturali".

"Sono convinta che sia dovere di questa organizzazione rifiutare ogni ipocrisia su questo tema e dichiarare una guerra globale e senza sconti ai trafficanti di esseri umani", ha detto Meloni nel suo discorso all'assemblea generale Onu. "Per farlo dobbiamo lavorare insieme a ogni livello, e l'Italia-ha assicurato-intende essere in prima fila su questo fronte. Un certo approccio ipocrita in tema di immigrazione ha fatto arricchire a dismisura questa gente. Combatteremo la mafia in tutte le sue forme".

Intanto il Consiglio dei ministri qualche giorno fa ha varato le nuove regole sui migranti, decidendo di allungare a 18 mesi i tempi massimi del trattenimento ai fini del rimpatrio di chi arriva irregolarmente in Italia. Inoltre secondo quanto stabilito dal Cdm sulla Penisola saranno realizzati nuovi centri per i rimpatri in ogni regione, da nord a sud, compresa la Sardegna.

Manca ancora, infatti, un elenco ma secondo quanto ha assicurato il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi “che ce ne sarà almeno una per regione”. I siti verranno scelti tra caserme, aree militari dismesse o altri edifici che dovranno essere ristrutturati, in località scarsamente popolate. 

Attualmente i Centri di permanenza per il rimpatrio sono 9. Sono distribuiti in sette regioni: Puglia, Sicilia, Lazio, Basilicata, Friuli Venezia-Giulia, Sardegna e Lombardia. I centri hanno una capacità di 619 posti e si trovano precisamente a Bari, Brindisi, Caltanissetta, Roma, Palazzo San Gervasio, Trapani, Gradisca, Macomer e Milano.

La decisione ha scatenato diverse polemiche.

"La maggioranza ha usato slogan che oggi dimostrano la loro totale inefficacia: dovrebbero almeno chiedere scusa". Così il presidente dell'Emilia-Romagna Bonaccini, alla vigilia dell'incontro col ministro dell'Interno, Piantedosi. "Dell'esodo non do la colpa al governo, ma c'è improvvisazione e i Cpr non serviranno per l'accoglienza dei migranti, ma per destinare i cosiddetti pericolosi",ha detto. Serve"l'accoglienza diffusa, non i grandi centri". Per Bonaccini, la misura del governo "produrrà lo stesso effetto delle precedenti: nessuno".