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Bufera sul vicepresidente della Camera Rampelli: "Coppie gay spacciano bambini per propri figli"

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ROMA. "Se due persone dello stesso sesso chiedono il riconoscimento, e cioè l’iscrizione all’anagrafe, di un bambino che "spacciano" per proprio figlio significa che questa maternità surrogata l’hanno fatta fuori dai confini nazionali". Hanno fatto scoppiare un putiferio le parole di Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e esponente di Fratelli d'Italia, che nel corso della trasmissione "In Onda" su La7 ha usato il termine "spacciare", facendo scattare subito l'intervento della giornalista e conduttrice Concita De Gregorio. In studio si parlava delle manifestazioni delle famiglie arcobaleno dopo lo stop della registrazione all’anagrafe dei propri figli.

De Gregorio ha interrotto Rampelli nell'immediato: "Mi scusi, non è che lo ‘spacciano’. Il bambino è il loro figlio. Se si tratta di due madri spesso è nato da una delle due, se si tratta di due padri spesso è nato dal seme di uno dei due. Quand’anche non fosse così, il bambino è tuo figlio anche se è stato adottato".