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Ucraina, Zelensky: "Possibile attacco da russi con armi chimiche e mine"

 

Zelensky-Ucraina

KIEV. Preoccupazione per un "possibile attacco con armi chimiche nella nuova fase del terrore" è stata espressa dal presidente ucraino Zelensky in un video.

Quest'ultimo non ha però confermato il loro utilizzo a Mariupol ma ha ricordato che "se ne era già discusso, e significava che era necessario reagire in modo più duro e rapido".
Il presidente ha poi denunciato che "i russi hanno lasciato mine ovunque, hanno fatto di tutto per uccidere o mutilare più ucraini possibile quando sono stati costretti a ritirarsi".

"Il 47esimo giorno della guerra russo-ucraina, questa vergognosa invasione che sta gradualmente cancellando la Russia dalle relazioni internazionali, sta volgendo al termine", ha scritto qualche ora fa sui social. "Invasione che lo rende ogni giorno sempre più tossico. Ora è solo questione di tempo prima che l'esercito russo con le proprie azioni e crimini di guerra costringa tutti nel mondo a rinunciare a tutti i legami con la Federazione Russa".

Intanto il Pentagono ha confermato la presenza di centinaia di veicoli militari russi nell'Est dell'Ucraina in vista di una "nuova e importante fase della guerra".

Lo riporta in New York Times.
Secondo il dipartimento alla Difesa Usa l'ingente movimento di uomini e mezzi, fra cui anche elicotteri da combattimento e artiglieria, sarebbe stato rilevato dopo la diffusione di immagini satellitari che mostrano una lunga colonna di veicoli militari russi che si muovevano dalla città di Velykyi Burluk in direzione di Izium sul fiume Donets.