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Attacco contro i civili ucraini in fuga alla stazione di Kramatorsk: nuova strage

KIEV. Un'attacco missilistico, che Kiev attribuisce alla Russia,  contro una folla di civili che alla stazione cercava di lasciare la città ha provocato una nuova strage di innocenti a Kramatorsk, città di 160mila abitanti nel Donbass, Ucraina orientale. 

Centinaia di residenti stavano cercando di scappare dalla città in vista dell'imminente attacco, dopo il cambio di strategia delle truppe di Mosca che hanno deciso di concentrare la loro potenza di fuoco sull'est del Paese, abbandonando l'area di Kiev e dintorni. 

All'improvviso si è scatenato l'inferno di fuoco. E arrivano le prime drammatiche immagini. Il bilancio aggiornato alle 13 parla di 39 morti, tra i quali ci sarebbero anche 4 bambini, e 100 feriti. 

La Difesa russa smentisce le accuse di Kiev: "Tutte le dichiarazioni dei rappresentanti del regime nazionalista di Kiev sono una provocazione e assolutamente false. Le Forze Armate Russe non avevano pianificato missioni di fuoco su Kramatorsk".

Per Mosca uno dei razzi ritrovati è un missile Tochka, in dotazione non ai russi ma agli ucraini. La tv ucraina dice che un missile alla stazione portava la scritta in russo "Per i bambini".