ROMA. Il discorso alla nazione del presidente russo Vladimir Putin, che ieri ha annunciato di riconoscere l'indipendenza delle regioni separatiste di Donetsk e Luhansk, ha scatenato reazioni a catena tra i leader europei e mondiali. Gli Stati Uniti hanno già promesso sanzioni e le cancellerie occidentali hanno condannato la mossa del capo del Cremlino come un'aperta violazione degli accordi di Minsk e una violazione della sovranità e dell'integrità territoriale dell'Ucraina.
Una dura condanna arriva oggi anche dal premier italiano Mario Draghi: "Voglio prima di tutto esprimere la mia più ferma condanna per la decisione del governo russo di riconoscere i due territori separatisti del Donbass", dice, "Si tratta di un’inaccettabile violazione della sovranità democratica e dell’integrità territoriale dell’Ucraina. Bisogna evitare una guerra nel cuore dell’Europa".