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Intesa sul Mattarella Bis ma fumata nera alla settima votazione: al presidente 387 voti

ROMA. Pesano le astensioni: anche al settimo scrutinio è arrivata la fumata nera sull'elezione del presidente della Repubblica. Sergio Mattarella, sul quale si è registrata la convergenza dei partiti di maggioranza non ha raggiunto il quorum: ha incassato 387 voti. 

Un bis che dovrebbe arrivare comunque in giornata, all'ottava votazione, grazie alla mediazione del premier Mario Draghi, che gli ha chiesto di rimanere "per la stabilità del Paese".  Dopo un incontro tra i due è arrivata la telefonata a tutti i leader e la convergenza è stata decisa. 

"È una grandissima gioia", il commento di Matteo Renzi lasciando la riunione dei vertici di partito. A mezzogiorno, Matteo Salvini aveva sentenziato: "Gli italiani non meritano altri giorni di confusione. Io ho la coscienza a posto, ho fatto numerose proposte tutte di alto livello, tutte bocciate dalla sinistra. Riconfermiamo il presidente Mattarella al Quirinale e Draghi al governo, subito al lavoro da oggi pomeriggio, i problemi degli italiani non aspettano"

Fratelli d'Italia ha espresso il dissenso votando Carlo Nordio. Dopo la giravolta di Salvini, la leader Giorgia Meloni ha twittato: "Non ci posso credere". 

Il commento di Berlusconi, ricoverato al San Raffaele:  "Qualche giorno fa, per senso di responsabilità e nell'interesse del Paese, avevo rinunciato alla mia candidatura, anche per favorire una soluzione unitaria. Quello che è successo dopo è sotto gli occhi di tutti, ma non è questo il momento della polemica. Questo è il momento dell'unità e tutti dobbiamo sentirlo come un dovere. Ma l'unità oggi si può ritrovare soltanto intorno alla figura del Presidente Sergio Mattarella, al quale sappiamo di chiedere un grande sacrificio, ma sappiamo anche che glielo possiamo chiedere nell'interesse superiore del Paese, quello stesso che ha sempre testimoniato nei 7 anni del suo altissimo mandato".