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Agente morto per Covid, l'ex compagna: "Contro il vaccino, diceva: sono più forte del virus"

avezzu

PADOVA. "Era contrario al vaccino: temeva gli avrebbe causato una trombosi, non si fidava. E non credeva neppure che il coronavirus fosse così pericoloso. Mi diceva: “Io sono più forte del covid”. Forse aveva sottovalutato il pericolo". Parole di Monica Valotto, ex compagna di Candido "Chicco" Avezzù, agente del reparto Mobile di Padova morto domenica a 58 anni dopo aver contratto il Covid. Si erano lasciati, ma erano rimasti molto legati. 

L'agente aveva contratto la malattia forse durante un servizio nell'hotspot per migranti di Taranto, dove a luglio aveva prestato servizio con il secondo reparto Mobile. Quello del quale aveva chiesto lo stemma sulla lapide, in caso di decesso, attraverso un post sui social mentre entrava in terapia intensiva. 

Il fatto che il contagio sia forse legato al suo lavoro con i migranti ha subito scatenato la corsa alla polemica.  E  Giorgia Meloni è stata tra i primi a uscire sul tema:  "Non si può morire così, pagando con la vita per l’indisciplinata gestione dell’accoglienza delle istituzioni", ha scritto la leader di Fratelli d'Italia.

Ma quali fossero le sue convinzioni in merito al vaccino, e quali le politiche migratorie, ai parenti di Candido Avezzù interessa poco. Hanno invece dei dubbi sul perché non sia stato ricoverato subito, il 27 luglio. E si riservano di intraprendere le vie legali, chiedendo sia fatta chiarezza.