ROMA. Per il nuovo governo Draghi la scuola sarà un punto centrale. E di certo c'è che nel suo programma ci saranno diverse misure per rilanciare l’istruzione.  Stando a quanto è trapelato dalle prime consultazioni, il presidente incaricato preme su una riorganizzazione del calendario scolastico, in modo che si vada in aula fino al 30 di giugno, per recuperare quanto perso finora. C'è però il nodo degli esami di maturità e i presidi hanno già mostrato le prime perplessità sul cambiamento in corsa in tal senso. 

Un altro punto fondamentale però sarà quello delle nuove assunzioni: Draghi è fermo sulla necessità di una ripartenza diversa per il prossimo anno. Per questo avrebbe già parlato con i suoi interlocutorio nelle consultazioni di investimenti da settembre sul corpo docente.