ROMA. Una storia che ha del surreale, a cui sarebbe difficile credere se non fosse raccontata da uno scrittore conosciuto, Fabio Geda, che chiama a testimoniare un noto libraio sardo, Aldo Addis. Succede che Geda è invitato a Cagliari per partecipare al festival Tuttestorie. Ma all'imbarco a Fiumicino sul volo per Cagliari dimentica su una poltroncina il giubbotto con il portafogli all'interno. Se ne accorge solo sull'aereo. Cerca in tutti i modi di convincere il personale di bordo affinché chiami il personale di terra dello scalo per recuperarlo. Niente da fare. Gli viene detto di rivolgersi all'ufficio oggetti smarriti di Elmas. Dove, però, gli dicono che non si può fare niente: la sicurezza di Fiumicino non può essere allertata se non da una persona fisicamente presente al Leonardo Da Vinci. La cronaca surreale resa da Geda sa anche di tragicomico. Sarebbe stato così facile recuperare la sua roba, ma il muro di regole burocratiche sembra insuperabile.
Invece a Valledoria, a nord della Sardegna, oltre 300 chilometri da Cagliari, succede l'inaspettato. Una donna nordafricana, alla fine di una presentazione del tour sardo dello scrittore, gli si avvicina. E gli restituisce giubbotto e portafogli. Con tutti i soldi all'interno. La donna si è fatta accompagnare alla ricerca di Geda dal marito. I due hanno cercato su Facebook il proprietario di ciò che aveano trovato abbandonato in aeroporto. E sembrava loro giusto percorrere centinaia di chilometri per fargli riavere gli oggetti smarriti. Ecco il racconto completo dello scrittore.