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Grave l'imprenditore positivo che ha rifiutato il ricovero: "Ci ha riportato il virus"

 

 

 

 

VICENZA. Sapeva di essere malato, ma ha circolato lo stesso. Rifiutando addirittura il ricovero. Il serbo che l'ha contagiato è morto mercoledì, ucciso dal coronavirus. Ha dei contorni al limite del pazzesco la vicenda dell'imprenditore vicentino che "ha riportato il virus in Veneto". A raccontarla è un Luca Zaia furente. L'uomo adesso è ricoverato in gravi condizioni. 

Tornato il 25 giugno nella sua casa di Sossano (Vicenza) da un viaggio d'affari in Serbia, si sentiva poco bene. Ma l'indomani va lo stesso al lavoro. Partecipa anche a una festa di compleanno. Tra giorni dopo peggiora, va al pronto soccorso: tampone positivo. Ma rifiuta il ricovero e se ne va. Tornerà in ospedale dopo esserci stato costretto. Ed è in terapia intensiva. Con una segnalazione in Procura che lo attende fuori, presentata dallo stesso governatore.: "Oggi la Serbia è in lockdown", dice Zaia. "Ieri abbiamo parlato di un cluster, di un focolaio, con 5 positivi. Nonostante qualcuno abbia buttato benzina sul fuoco, ricordo che abbiamo importato il virus da una persona che è andata in Serbia e ce lo ha riportato" ha detto Zaia.