STATI UNITI. Negli Usa è caccia alle statue degli eroi sudisti. Dai drammatici scontri di Charlottesville in poi non passa ormai giorno in cui i network statunitensi non diano notizia di qualche monumento raffigurante "patrioti" confederati abbattuto dagli anti-razzisti. E così il presidente Donald Trump - accusato all'indomani dei disordini in Virginia di aver assunto una linea troppo morbida nei confronti dei suprematisti bianchi - decide di intervenire sulla questione. Lo fa, come sempre via Twitter, scagliandosi contro tutte le città che decidono di rimuovere i simboli del segregazionismo sudista: "È triste - scrive The Donald - vedere come la cultura del nostro grande Paese venga strappata via dalla rimozione delle nostre belle statue e dei nostri bei documenti".
Sad to see the history and culture of our great country being ripped apart with the removal of our beautiful statues and monuments. You.....
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 17 agosto 2017
"Non si può cambiare la Storia - prosegue l'inquilino della Casa Bianca - ma si può imparare da essa. Robert E. Lee, Stonewall Jackson: chi sarà il prossimo, Washington, Jefferson? È una follia. Sentiremo una grande mancanza della bellezza sottratta alle nostre città, ai nostri paesi e ai nostri parchi, e niente di equiparabile potrà sostituirla".
...can't change history, but you can learn from it. Robert E Lee, Stonewall Jackson - who's next, Washington, Jefferson? So foolish! Also...
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 17 agosto 2017